Tradizione, natura ed enogastronomia sono le colonne sulle quali si basa la comunità di San Vincenzo Valle Roveto. Il comune, diviso tra otto frazioni ognuna con una sua identità e una sua storia, è un punto di riferimento per gli amanti del trekking e dell'enogastronomia.
La sua storia è ancorata alla presenza dell'abbazia di Casamari in paese e al legame indissolubile con il Comune di Civita d'Antino. Il terremoto del 1915 distrusse gran parte del paese che rimase con pochissimi abitanti. Fu poi nella seconda parte del Novecento che San Vincenzo tornò a svilupparsi sia nel capoluogo, sia nelle varie frazioni ancora oggi abitate.
Natura e storia sono protagoniste del paese dove, grazie a dei trekking e a delle passeggiate tra gli ulivi, è possibile visitare i resti del Castello Piccolomini di Morrea ma anche l'Eremo della Madonna del Romitorio, una piccola chiesa incastonata tra le montagne meta ogni anno di migliaia di visitatori.
San Vincenzo è riuscita negli anni a sviluppare grazie a una fitta rete di associazioni e cooperative la produzione dell'olio extravergine d'oliva e la riscoperta degli antichi frantoi attraverso la promozione delle due varietà locali Monicella e Alvia. Oggi intorno all'olio della Valle Roveto sono nate diverse attività che hanno l'obiettivo di far conoscere il paese e le sue produzioni autoctone.
San Vincenzo Valle Roveto è uno dei paesi della vallata che più ha puntato alla valorizzazione dell'olio d'oliva e della sua produzione. Meta preferita dagli amanti del trekking e dell'enogastronomia.