È la porta della Valle Roveto, ma anche il punto in cui si è scritta una delle pagine più drammatiche della storia della Marsica. Capistrello è un comune di 4.900 abitanti che si trova a confine tra i Piani Palentini, la Marsica e la Valle Roveto. Una terra di confine che negli anni ha avuto un ruolo centrale nel territorio vista la sua posizione strategica.
Scorrendo la storia di Capistrello si può notare che si parla dei primi insediamenti in paese fin dal periodo neolitico. A dare lustro al paese fu però l'imperatore Claudio che costruì proprio lì il primo nucleo abitato e diede vita a quelli che nel tempo sono diventati un punto di riferimento per l’ingegneria idraulica: i cunicoli di Claudio. Si tratta dello sblocco dell'emissario realizzato tra il 41 e il 52 dopo Cristo che rappresenta un'opera ingegneristica tra le più imponenti e preziose al mondo.
Oltre al valore storico e archeologico i cunicoli di Claudio - oggi visitabili e valorizzati grazie a diverse iniziative - avevano un’importante funzione territoriale perché servivano per far defluire le acque del Fucino nel fiume Liri permettendo così di prosciugare e bonificare la conca marsicana. Sul finire dell’800 Capistrello insieme ad altri comuni della Valle Roveto divenne meta del gran tour che gli artisti europei facevano in Italia per scoprire e riprodurre le sue bellezze. A Capistrello, come a Civita d’Antino, si fermavano pittori scandinavi e aristocratici europei per scoprire quella natura incontaminata che poi diventava protagonista delle loro opere.
Un altro importante tassello della storia di Capistrello è stato rappresentato dalla costruzione nei primi del ‘900 della linea ferroviaria Balsorano – Avezzano. Un collegamento diretto tra l’Abruzzo e il frusinate, che attraversa un panorama mozzafiato, ancora oggi funzionante. Capistrello ha ottenuto la medaglia d’oro al valore civile a causa di una pagina nera della storia del territorio. Nei pressi del paese durante la seconda guerra mondiale furono uccisi 33 martiri, giovani e padri di famiglia trucidati dai nazisti e ricordati ogni anno con delle cerimonie davanti al monumento realizzato appositamente vicino alla stazione in loro onore.
Percorrendo le strade di Capistrello si può notare una netta distinzione tra la zona nuova dove sorgono il municipio la piazza e le aree di ritrovo e quella invece più storica arroccata sul paese dove si trovano, e sono ancora oggi visitabili, la chiesa di Sant'Antonio che risale al XII secolo, ma anche la Fonte vecchia e tanti scorci che affacciano sulla vallata.
Nel centro storico di Capistrello ogni anno prendono vita feste enogastronomiche e appuntamenti culturali come il festival dell’Arzibanda o quello della fisarmonica che richiamano migliaia di visitatori da tutto il territorio.
Capistrello è un borgo della Valle Roveto attraversato dalla linea ferrovia Avezzano - Sora. Il suo valore storico e archeologico è rappresentato dai cunicoli di Claudio realizzata dall'imperatore romano e ancora oggi visibile.