Balsorano è una delle porte dell'Abruzzo e allo stesso tempo uno dei paesi della Valle Roveto noti per la cultura e la storia. Il Comune di 3.400 abitanti è caratterizzato dal suo castello che domina su tutto il territorio. Tracce di Balsorano si hanno fin dal X secolo per la vicinanza e i legami con Sora e l'abbazia di Montecassino.
È dall'anno mille in poi che Balsorano viene scelta come corte dai Conti dei Marsi che nel tempo la trasformarono in una contea marsicana. Varie famiglie presero il potere dal 1.400 in poi e scelsero Balsorano per la sua strategica posizione come residenza. Il terremoto di Sora a metà del 1600 e poi quello di Avezzano nel 1915 provocarono forti danni al paese che pian piano poi si riprese.
Una delle pagine più tristi della storia di Balsorano è quella che riguarda i fratelli Mario e Bruno Durante. Due giovani partigiani che vennero catturati nel 1944 a Civitella Roveto e poi uccisi dopo un mese di torture a Tagliacozzo.
La storia di Balsorano si fonde nelle sue strade e nei suoi vicoli. Passeggiando per il paese rovetano, oltre ad ammirare la natura che lo circonda, si è subito conquistati dal castello Piccolomini che risale al XV secolo. Oggi ancora in ottime condizioni ospita eventi e mostre ogni anno.
Oltre alle chiese come quella della Santissima Trinità o quella di San Rocco a Balsorano vecchio è possibile visitare la suggestiva grotta di Sant'Angelo che si trova lungo la catena montuosa Serralunga o il convento di San Francesco dove sono custoditi alcuni arredi sacri del XVII secolo.
Balsorano è la porta dell'Abruzzo per chi arriva dal frusinate. Caratteristico il castello Piccolomini, ancora in ottime condizioni, e il convento di San Francesco dove sono custoditi alcuni arredi sacri del XVII secolo.